sabato 24 marzo 2012

LAtina,Rassegna d’Arte Contemporanea

MADanza – Francesca Nale photo exhibition
Lunedì 26 marzo MAD Rassegna d’Arte Contemporanea di Fabio D’Achille curerà la mostra fotografica di Francesca Nale, allestita nel foyer del Teatro “G. D’Annunzio” di Latina. L’evento si svolgerà in concomitanza con il Galà della Danza, organizzato dall’Associazione Simona Onidi in ricordo della ballerina spentasi a soli 36 anni a causa di una malattia incurabile, dopo aver raggiunto i vertici del panorama artistico italiano. I proventi dello spettacolo saranno devoluti in beneficenza a favore della ricerca sui trapianti d’organo (Associazione Di Matteo Fabrizio ONLUS) e dell’assistenza socio sanitaria in campo oncologico (Associazione Vittorio Tison).
L’esposizione di Francesca Nale s’intitola “Hold the frame, photography from New York”, perché le immagini sono tratte da un video in cui erano ripresi due ragazzi che ballavano nelle strade della Grande Mela. Questa mostra è stata già ospitata lo scorso anno negli spazi del Teatro di Latina durante la Settimana della Cultura. Lunedì sarà dunque un’occasione per vedere o rivedere i lavori dell’artista, così interpretati dalla critica e storica dell’arte Francesca Piovan:
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare: tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.“ Helmut Newton.
Questa considerazione del celebre fotografo tedesco è quanto di più appropriato si possa dire riguardo la carriera della giovane Francesca Nale. “Il desiderio di scoprire”, è ciò che ha spinto la nostra talentuosa concittadina oltreconfine, facendola approdare nell’eccentrica, caotica, unica New York. Sfidando e vincendo un destino che spesso si mostra ostico dinnanzi le nostre scelte, Francesca si è misurata con una realtà composta di differenti vissuti individuali, di una moltitudine etnica e sociale, da suoni, colori e volti  all’inizio decisamente poco familiari. “La voglia di emozionare”, ovvero la voglia di studiare la costruzione prima, e la trasmissione poi, di un’emozione visiva, musicale e cinematografica, è stato il biglietto da visita con il quale Francesca ha varcato la soglia della celeberrima New York Film Academy.
Ed infine “il gusto di catturare” con una repentina sequenza di click un corpo in movimento.
Le foto qui proposte nascono innanzitutto come lavoro documentaristico realizzate durante le riprese di un videoclip musicale, il che motiva il loro ampio taglio compositivo e le inquadrature libere da ogni posa precedentemente concordata; solo successivamente, riguardandole, Francesca decide di proporle come lavori autonomi. Rielaborandole solo superficialmente, le immagini appaiono scevre da ritocchi ed interventi che ne avrebbero minato l’essenza pura dell’improvvisazione e dell’immediatezza al momento dello scatto fotografico: uno scatto rapido e fulmineo che si fonde e diviene un tutt’uno con il movimento libero ed energico del corpo danzante, in una veloce sequenza di attimi che imprimono l’atto del ballo nella dissolvenza di un potente movimento affiancandolo e sovrapponendolo alla nascita di quello successivo, e dove, inoltre, appare semplice immaginare l’ascolto del ritmo incalzante e vigoroso della musica che accompagna le movenze sicure della ballerina.
Ed è quindi con “desiderio”, “voglia” e “gusto”, che Francesca ci racconta tramite la potenza della luce, la brillantezza dei colori che si stagliano e risaltano su un grigiore cosmopolita, l’energia e il ritmo di un corpo che si muove libero nello spazio, l’ampio respiro di una scenografia tipicamente newyorkese, una storia “nuova”, improvvisata, caratterizzante di una realtà unica nel suo genere, dove appare tutto palpitante e vitale, una realtà che grazie a Francesca possiamo idealmente sentire meno distante da noi”.

venerdì 16 marzo 2012

Sezze(LT),Festival della poesia al femminile

Secondo appuntamento con “Le parole per dirlo. Festival della poesia al femminile”.
Continua la manifestazione culturale “Le parole per dirlo. Festival della poesia al femminile”.
Il secondo appuntamento è in programma per sabato 17 marzo, alle ore 16.30 presso il Museo Archeologico di Sezze (Largo Bruno Buozzi, 1).
Il Festival è patrocinato dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, che ha riconosciuto “l’alto valore dell’iniziativa volta alla tutela della poesia femminile”, dall’Università di Roma “Tor Vergata”, dall’Ass.ne Nazionale “Le MeleGrane”, dall’Archivio Storico Sindacato Nazionale Scrittori e dall’I.S.I.S.S. “Pacifici e De Magistris” di Sezze.
Diverse sono le associazioni che hanno aderito al festival tra cui: Araba Fenice, Il Grillo, Circolo Culturale Setina Civitas, Associazione Minerva - Formazione, Orientamento e Ricerca – , I Turapitto, Le Colonne, Matuta Teatro, Anjuman.
Alla manifestazione, che si è aperta lo scorso 08 marzo, parteciperanno 56 poetesse provenienti da tutta Italia.
Questi i nomi delle poetesse protagoniste della giornata di sabato 17 marzo: Amati Dona, Argentino Lucianna, Baccarini Irena, Buscemi Antonia, Calandrone Maria Grazia, Campiglio Valentina, Capalbi Maddalena, Crippa Ada, De Lisi Valentina, Della Porta Fortuna, Fava Vincenza, Martufi Silvia, Marulli Cinzia, Muti Daniela, Olivi Terry, Osnato Monica, Pacillio Rita, Polidori Marinella, Quintavalla Maria Pia, Riggio Rosa, Riviello Lidia, Therezinha Teixeira de Siqueira.
Il festival si concluderà il prossimo 21 marzo, Giornata Internazionale UNESCO della Poesia.

giovedì 15 marzo 2012

Gaeta(LT),mostra presso il Castello Angioino

L’Inferno di Dante, una mostra presso il Castello Angioino
Dal 24 marzo al 6 maggio una selezione delle illustrazioni del volume di Fabrica
L’affascinante scenario del Castello Angioino di Gaeta farà da sfondo alla mostra dedicata al volume “L’Inferno di Dante. Una storia naturale”, edizione illustrata e commentata da Fabrica. L’esposizione, organizzata insieme al laboratorio di “Dipartimento di Scienze Umane Sociali e della Salute” dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale e all’Assessorato alla Cultura del Comune di Gaeta, sarà inaugurata il 24 marzo con una tavola rotonda sul tema “La Commedia e la cultura popolare”.
“Sono trascorsi circa settecento da quando la Divina Commedia ha visto la luce e in questo lunghissimo lasso di tempo l’opera dantesca non ha mai smesso di stimolare la fantasia di miniatori, pittori e incisori. È proprio la vastità di questo repertorio iconografico a far sì che illustrare oggi l’Inferno rappresenti una vera e propria sfida – afferma l’Assessore alla Cultura Salvatore Di Ciaccio - Fabrica ha deciso di raccogliere questa sfida e si è affidata a due suoi giovani talenti inglesi, Patrick Waterhouse e Walter Hutton, che per mesi hanno letto, sottolineato, e poi ancora riletto l’Inferno, affrontando l’opera con lo sguardo fresco e curioso di chi, non essendo mai stato vincolato da letture scolastiche, vi si accosta per la prima volta con un misto di smarrimento e stupore”.
Questa rivisitazione dell’Inferno di Dante è nata a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione del Gruppo Benetton, costituito nel 1994 con l’obiettivo di coniugare cultura e industria. Fin dalla sua nascita è stato concepito come un laboratorio di idee, che investe con entusiasmo e convinzione nella creatività vivace di giovani artisti-sperimentatori di ogni parte del mondo e li chiama a esplorare le nuove frontiere della comunicazione, spaziando da design e grafica a musica e video, passando per la fotografia, l'interaction e i progetti editoriali, in un percorso in cui si fondono i confini tra le culture, le lingue, le discipline e le sensibilità più diverse.
“Il risultato è un imponente mosaico di figure, immagini, commenti, diagrammi e schizzi, organizzato intorno a un’idea portante: esplorare le storie reali e mitologiche, la genesi delle fiere, i demoni, i personaggi, le creature mitologiche e quelle fantastiche secondo lo stile e i modi propri dei testi di storia naturale – aggiunge l’Assessore Di Ciaccio - Prende corpo così una sorta di taccuino di viaggio, composto da più di 300 disegni, tutti eseguiti a mano, e corredati di commento di cui in questa mostra viene presentata una selezione. L’intento è di offrire un’interpretazione fresca e originale di uno dei più grandi capolavori della letteratura di ogni tempo”.