mercoledì 26 settembre 2012

Viterbo,mostra fotofgrafica di Valerio Giulianelli

Appuntamento il 27 Settembre alle ore 19 presso la Loggia di San Tommaso (Piazza della Morte).
Nuova mostra di Valerio Giulianelli che espone dal 27 Settembre al 4 Ottobre una serie di fotografie di Viterbo risalenti agli anni 1875-1890.
Le foto sono tutte in grande formato 70 x 100 cm per permettere di osservare i più piccoli particolari che generalmente non sono apprezzabili su formati minori dando così un sorprendente impatto scenografico ed in grado di creare un valido e qualificante motivo di attrazione per la città suscitando interesse e attirando visitatori non solo a livello locale.
Che l'evento abbia queste potenzialità lo testimonia il gran numero di visitatori già registrato nella precedente esposizione del mese di Aprile presso la Chiesa degli Almadiani dove erano state esposte 13 opere delle dimensione di 2 x 3 metri.
La collezione di lastre fotografiche da cui sono tratte queste immagini si compone di oltre 1.000 negativi su vetro così suddivisi: 400 lastre risalenti agli anni 1875-1900 scattate da Lorenzo Tedeschi e oltre 600 al periodo tra il 1900 e il 1935, scattate da anonimi.
Il percorso fotografico così concepito raffigura frammenti di vita, testimonianze di un'epoca a noi lontana, a cavallo fra il XIX e il XX secolo nella Città dei Papi.
Le immagini di cerimonie istituzionali, come le processioni religiose, si alternano a momenti "ludici" come le feste campagnole allietate dal "ballo del saltarello", a istantanee del giorno del mercato che immortalano ignari avventori davanti alla bottega del fabbro.
In passato, lo studioso A. Scriattoli, nel suo volume "Viterbo nei suoi monumenti" ha utilizzato numerose immagini realizzate da Lorenzo Tedeschi e, in anni più recenti, una minima parte di questo materiale è stato messa a disposizione di ricercatori e studiosi della storia di Viterbo che lo hanno utilizzato per le loro pubblicazioni : "La Madonna della Quercia" G. Ciprini - "Antichi spazi del Lavoro" Università della Tuscia - "Informazioni" periodico del centro di catalogazione dei beni culturali - et altri).
A corredo della mostra, una suggestiva proiezione video, creata per l'occasione, permetterà ai visitatori di entrare ancor più nell'atmosfera del tempo.
Musiche, suoni, commento ed effetti grafici accompagnano la visione di moltissime lastre fotografiche scansionate e digitalizzate per questo innovativo montaggio, alcune delle quali verranno mostrate per la prima volta.
Con questo affascinante viaggio nel tempo, non saranno solo gli amanti delle tecniche video ad apprezzare il contributo che abbiamo voluto dare per la conoscenza della storia della nostra città.
La postproduzione delle foto e la stampa di tutto il materiale sono state realizzate da "Immagina s.r.l. " di Viterbo, specializzata nella produzione di stampe digitali di alta qualità.

lunedì 17 settembre 2012

Vittorio Sgarbi a FONDI(LT)

Ammaliato dalle bellezze pittoriche e architettoniche di Fondi, Vittorio Sgarbi ha concesso il bis: dopo la partecipazione alla serata inaugurale del FONDIfilmFESTIVAL, organizzato dall’Associazione Giuseppe De Santis, il celebre critico d’arte ha voluto far ritorno nella città, Domenica 16 Settembre, per visitare alcune delle sue chiese ed ammirare le opere d’arte in esse custodite.
Accompagnato dal Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, dai rappresentanti dell’Associazione Giuseppe De Santis, dall’attore Lino Capolicchio, dal dott. Gino Fiore e dal dirigente del CREIA Alessandro De Filippis, Sgarbi è stato accolto dapprima dal parroco di San Pietro Apostolo don Luigi Mancini. Nel duomo il critico ha potuto osservare da vicino la croce lignea in stile bizantino posta sul fondo della navata centrale, il tronetto marmoreo ovvero la “sedia dell’antipapa” Clemente VII, gli splendidi dipinti della Maestà con i Santi Pietro e Paolo di Antoniazzo Romano e  l’Annunciazione di Cristoforo Scacco, raffigurante anche il Palazzo Caetani e il Castello di Fondi contornati da angeli. Ed è stata proprio la tela del pittore di origine veronese a colpire maggiormente l’attenzione di Sgarbi, rapito dalla fattura della composizione, dal fondale d’oro che la contorna, dalla plasticità delle figure rappresentate. Estasiato da tanta bellezza, il critico ha definito la tela del 1499 “un vero capolavoro” e Antoniazzo Romano “il massimo pittore del suo tempo”.
Il “tour” è poi proseguito a piedi, percorrendo prima corso Appio Claudio e in seguito viale Vittorio Emanuele III, nelle chiese di Santa Maria – dove sono conservati, tra gli altri, il polittico della Natività ed una Pietà del pittore quattrocentesco Giovanni da Gaeta – e di San Francesco d’Assisi, nella quale sono affiorati, e a seguito di restauro recentemente esposti al pubblico, pregevoli affreschi risalenti all’incirca al sec. XV in cui sono raffigurati una Madonna in trono con bambino benedicente, le effigi di due santi francescani, una donna che piange un giovane e nobile defunto, una Madonna del latte e un raggruppamento di soldati con in basso l’icona di un santo.
Vittorio Sgarbi ha poi chiesto di visitare per la prima volta l’Abbazia di San Magno, che a seguito dell’acquisizione da parte della Regione Lazio e di un imponente intervento di restauro parzialmente completato offre ora la possibilità di essere apprezzata nella sua bellezza. Il critico si è dapprima intrattenuto con lo storico locale prof. Gaetano Carnevale, con cui ha discorso soffermandosi specificamente sulle opere di Cristoforo Scacco realizzate nella città di Fondi, e in seguito ha percorso l’intera struttura accompagnato anche dal dirigente regionale Raniero De Filippis, visitando la cappella di San Paterno, il sepolcreto, la chiesa medievale con il ciclo di affreschi dell’XI-XII secolo raffiguranti scene della vita di San Benedetto e infine la chiesa superiore, originariamente dedicata a San Magno.

domenica 16 settembre 2012

XI FONDIfilmFESTIVAL

XI FONDIfilmFESTIVAL 
dal 15 al 23 Settembre 2012
Associazione Giuseppe De Santis
con il patrocinio e il contributo di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema
Regione Lazio - Assessorato alla Cultura
Provincia di Latina, Comune di Fondi, CREIA
Banca Popolare di Fondi, Conad Superstore
Media Partner: Fondi Viva
Presentano il seguente PROGRAMMA
Lunedì 17 - Auditorium comunale
Ore 17.30: “Emigrantes” (1949, Aldo Fabrizi)
Ore 19.00: “Come ammazzare il capo e vivere felici” (2011, Seth Gordon)
Ore 21.00: incontro con Sandro Petraglia e proiezione di “Pummarò” (1990, Michele Placido)
Dopo il successo della serata di anteprima – che ha visto l’inaugurazione della mostra di pittura “Guccione e de Conciliis - La contemplazione della Natura” e il concerto in anteprima nazionale del nuovo disco di Remo Anzovino – e dell’appuntamento di Domenica 16 con Pupi Avati, ad introdurre la rassegna dedicata alla prolifica “factory” cinematografica dei fratelli Avati, il FONDIfilmFESTIVAL prosegue Lunedì 17 Settembre addentrandosi nella sezione principale “Immagini dal lavoro”, retrospettiva di film e documentari su uno dei motivi ricorrenti del cinema di Giuseppe De Santis.
L’obiettivo è di riflettere, sottolineare e anche segnalare quanto di meglio e di più interessante si produce su pellicola o in video sull’argomento, ma anche di trarre profitto da un’esplorazione di ciò che l’immaginario cinematografico ha creato fino ad oggi sull’argomento.
La riproposta a 60 anni dall’uscita nelle sale di “Roma ore 11” di De Santis – incentrato sulla mancanza di lavoro e sul desiderio di affermazione sociale della donna – ha meritato uno spazio autonomo, programmato per i prossimi Giovedì 20 e Venerdì 21, che oltre alla proiezione del film sarà arricchito dall’omonimo spettacolo teatrale, dalla presentazione di un volume e da una tavola rotonda sul tema “Donne e Lavoro”.
Si è voluto comunque partire da lontano – dalla fine degli anni ’40 – per aprire la retrospettiva di quest’anno, con un’opera che ci ricollega alle vicende contemporanee del popolo migrante: “Emigrantes”, primo film da regista di Aldo Fabrizi e sorretto da ottime interpretazioni, è un singolare tentativo di “neorealismo fuori confine” che affronta il fenomeno dell’immigrazione degli italiani in Argentina e il loro tentativo di integrazione.
“Come ammazzare il capo e vivere felici” (ennesima inadeguata traduzione italiana di un titolo straniero, in originale: “Horrible Bosses”) è invece il frutto del più recente filone della commedia americana e prende di mira il modo in cui il lavoro costringe a sottostare alla volontà di un superiore: lo script, vivace e pieno di battute, è sorretto da un ritmo che le sa valorizzare, gli attori sono efficacissimi e il film è disseminato di citazioni cinematografiche (tra cui Hitchcock).
Come “Roma ore 11”, anche “Pummarò” – esordio registico di Michele Placido – non sembra avvertire i segni del tempo. Dopo oltre vent’anni la sua storia, raccontata con gli occhi di un immigrato, è ancora di drammatica attualità e narrata in maniera partecipe e sincera.
Co-autore della sceneggiatura è Sandro Petraglia, che con il sodale Stefano Rulli e lo stesso Placido ha raccontato la storia di un giovane ghanese che emigra in Italia sognando di poter raccogliere abbastanza denaro per pagare gli studi del fratello che sogna di perfezionarsi in medicina.
Petraglia (Roma, 1957), già critico cinematografico, è uno degli autori più rappresentativi del cinema e della televisione italiana. Tra i film da lui firmati: “Il gabbiano” di Marco Bellocchio, “Bianca” e “La messa è finita” di Nanni Moretti, “Mery per sempre” e “Il muro di gomma” di Marco Risi, “La meglio gioventù” e “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana, “Il ladro di bambini” e “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio, “Il portaborse”, “Mio fratello è figlio unico” e “La nostra vita” di Daniele Luchetti e, ancora inedito, “Educazione siberiana” di Gabriele Salvatores.
Tutte le proiezioni e l’incontro con Sandro Petraglia sono ad ingresso gratuito.