domenica 16 settembre 2012

XI FONDIfilmFESTIVAL

XI FONDIfilmFESTIVAL 
dal 15 al 23 Settembre 2012
Associazione Giuseppe De Santis
con il patrocinio e il contributo di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale per il Cinema
Regione Lazio - Assessorato alla Cultura
Provincia di Latina, Comune di Fondi, CREIA
Banca Popolare di Fondi, Conad Superstore
Media Partner: Fondi Viva
Presentano il seguente PROGRAMMA
Lunedì 17 - Auditorium comunale
Ore 17.30: “Emigrantes” (1949, Aldo Fabrizi)
Ore 19.00: “Come ammazzare il capo e vivere felici” (2011, Seth Gordon)
Ore 21.00: incontro con Sandro Petraglia e proiezione di “Pummarò” (1990, Michele Placido)
Dopo il successo della serata di anteprima – che ha visto l’inaugurazione della mostra di pittura “Guccione e de Conciliis - La contemplazione della Natura” e il concerto in anteprima nazionale del nuovo disco di Remo Anzovino – e dell’appuntamento di Domenica 16 con Pupi Avati, ad introdurre la rassegna dedicata alla prolifica “factory” cinematografica dei fratelli Avati, il FONDIfilmFESTIVAL prosegue Lunedì 17 Settembre addentrandosi nella sezione principale “Immagini dal lavoro”, retrospettiva di film e documentari su uno dei motivi ricorrenti del cinema di Giuseppe De Santis.
L’obiettivo è di riflettere, sottolineare e anche segnalare quanto di meglio e di più interessante si produce su pellicola o in video sull’argomento, ma anche di trarre profitto da un’esplorazione di ciò che l’immaginario cinematografico ha creato fino ad oggi sull’argomento.
La riproposta a 60 anni dall’uscita nelle sale di “Roma ore 11” di De Santis – incentrato sulla mancanza di lavoro e sul desiderio di affermazione sociale della donna – ha meritato uno spazio autonomo, programmato per i prossimi Giovedì 20 e Venerdì 21, che oltre alla proiezione del film sarà arricchito dall’omonimo spettacolo teatrale, dalla presentazione di un volume e da una tavola rotonda sul tema “Donne e Lavoro”.
Si è voluto comunque partire da lontano – dalla fine degli anni ’40 – per aprire la retrospettiva di quest’anno, con un’opera che ci ricollega alle vicende contemporanee del popolo migrante: “Emigrantes”, primo film da regista di Aldo Fabrizi e sorretto da ottime interpretazioni, è un singolare tentativo di “neorealismo fuori confine” che affronta il fenomeno dell’immigrazione degli italiani in Argentina e il loro tentativo di integrazione.
“Come ammazzare il capo e vivere felici” (ennesima inadeguata traduzione italiana di un titolo straniero, in originale: “Horrible Bosses”) è invece il frutto del più recente filone della commedia americana e prende di mira il modo in cui il lavoro costringe a sottostare alla volontà di un superiore: lo script, vivace e pieno di battute, è sorretto da un ritmo che le sa valorizzare, gli attori sono efficacissimi e il film è disseminato di citazioni cinematografiche (tra cui Hitchcock).
Come “Roma ore 11”, anche “Pummarò” – esordio registico di Michele Placido – non sembra avvertire i segni del tempo. Dopo oltre vent’anni la sua storia, raccontata con gli occhi di un immigrato, è ancora di drammatica attualità e narrata in maniera partecipe e sincera.
Co-autore della sceneggiatura è Sandro Petraglia, che con il sodale Stefano Rulli e lo stesso Placido ha raccontato la storia di un giovane ghanese che emigra in Italia sognando di poter raccogliere abbastanza denaro per pagare gli studi del fratello che sogna di perfezionarsi in medicina.
Petraglia (Roma, 1957), già critico cinematografico, è uno degli autori più rappresentativi del cinema e della televisione italiana. Tra i film da lui firmati: “Il gabbiano” di Marco Bellocchio, “Bianca” e “La messa è finita” di Nanni Moretti, “Mery per sempre” e “Il muro di gomma” di Marco Risi, “La meglio gioventù” e “Romanzo di una strage” di Marco Tullio Giordana, “Il ladro di bambini” e “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio, “Il portaborse”, “Mio fratello è figlio unico” e “La nostra vita” di Daniele Luchetti e, ancora inedito, “Educazione siberiana” di Gabriele Salvatores.
Tutte le proiezioni e l’incontro con Sandro Petraglia sono ad ingresso gratuito.

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