Ammaliato dalle bellezze pittoriche e architettoniche di Fondi, Vittorio Sgarbi ha concesso il bis: dopo la partecipazione alla serata inaugurale del FONDIfilmFESTIVAL, organizzato dall’Associazione Giuseppe De Santis, il celebre critico d’arte ha voluto far ritorno nella città, Domenica 16 Settembre, per visitare alcune delle sue chiese ed ammirare le opere d’arte in esse custodite.
Accompagnato dal Sindaco di Fondi Salvatore De Meo, dai rappresentanti dell’Associazione Giuseppe De Santis, dall’attore Lino Capolicchio, dal dott. Gino Fiore e dal dirigente del CREIA Alessandro De Filippis, Sgarbi è stato accolto dapprima dal parroco di San Pietro Apostolo don Luigi Mancini. Nel duomo il critico ha potuto osservare da vicino la croce lignea in stile bizantino posta sul fondo della navata centrale, il tronetto marmoreo ovvero la “sedia dell’antipapa” Clemente VII, gli splendidi dipinti della Maestà con i Santi Pietro e Paolo di Antoniazzo Romano e l’Annunciazione di Cristoforo Scacco, raffigurante anche il Palazzo Caetani e il Castello di Fondi contornati da angeli. Ed è stata proprio la tela del pittore di origine veronese a colpire maggiormente l’attenzione di Sgarbi, rapito dalla fattura della composizione, dal fondale d’oro che la contorna, dalla plasticità delle figure rappresentate. Estasiato da tanta bellezza, il critico ha definito la tela del 1499 “un vero capolavoro” e Antoniazzo Romano “il massimo pittore del suo tempo”.
Il “tour” è poi proseguito a piedi, percorrendo prima corso Appio Claudio e in seguito viale Vittorio Emanuele III, nelle chiese di Santa Maria – dove sono conservati, tra gli altri, il polittico della Natività ed una Pietà del pittore quattrocentesco Giovanni da Gaeta – e di San Francesco d’Assisi, nella quale sono affiorati, e a seguito di restauro recentemente esposti al pubblico, pregevoli affreschi risalenti all’incirca al sec. XV in cui sono raffigurati una Madonna in trono con bambino benedicente, le effigi di due santi francescani, una donna che piange un giovane e nobile defunto, una Madonna del latte e un raggruppamento di soldati con in basso l’icona di un santo.
Vittorio Sgarbi ha poi chiesto di visitare per la prima volta l’Abbazia di San Magno, che a seguito dell’acquisizione da parte della Regione Lazio e di un imponente intervento di restauro parzialmente completato offre ora la possibilità di essere apprezzata nella sua bellezza. Il critico si è dapprima intrattenuto con lo storico locale prof. Gaetano Carnevale, con cui ha discorso soffermandosi specificamente sulle opere di Cristoforo Scacco realizzate nella città di Fondi, e in seguito ha percorso l’intera struttura accompagnato anche dal dirigente regionale Raniero De Filippis, visitando la cappella di San Paterno, il sepolcreto, la chiesa medievale con il ciclo di affreschi dell’XI-XII secolo raffiguranti scene della vita di San Benedetto e infine la chiesa superiore, originariamente dedicata a San Magno.
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